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al testo di Klara Rubino
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Come di una santona ne parlava com’ella, invece, muoveva le mani, quando di vicende umane narrava, a schiena distesa...
Dei gingilli, il tintinnio, batteva il ritmo, ad ogni rotazione, del polso e a tratti, dalle schiuse labbra filtrava quel dente, d’oro.
Pantofole, gonne lunghe e ampio velo, affusolate dita, snella, chiara, scrivere non sapeva, e leggere; ad Est, pregava.
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